Museo delle Origini dell'Uomo

LA TESTA UMANA CON CORPO MISTO DI VARI ANIMALI NELLA SCULTURA POST-PALEOLITICA



Fig. 10A5) Scultura litica zooantropomorfa. Raffigura una donna nuda con le ali e le zampe con artigli di aquila, appoggiati su due leoni, definita dagli archeologi "Dea alata nuda", probabilmente rappresentazione della dea babilonese Lilith o di altre dee sumere. Ha un bel copricapo, ma non è possibile collegarla (nel culto) alle veneri e alle dee madri.
Dimensioni: alt. 50 cm.
Datazione: inizio II millennio a.C.
Probabilmente arte assira.
Collocazione: British Museum, Londra.


Fig. 10A6) Scultura litica zooantropomorfa. Sfinge funeraria di pietra fetida. Raffigura una testa umana con il corpo foggiato con varie parti di animali. Compaiono nuove religioni, che "creano" nuove immagini sacre, e questa "sfinge" è il contrario delle raffigurazioni di teste di animali con corpo umano.
Arte etrusca.
Datazione: 570-560. a.C.
Provenienza: Necropoli dell’Osteria, imgresso ipogeo funerario, Chiusi, Italia.
Collocazione: Museo Archeologico Nazionale, Chiusi. Italia.


Fig. 10A7) Bassorilievo litico zooantropomorfo. Raffigura un ibrido artistico uomo-leone alato, che è un ibrido leone-uccello.
Arte ittita.
Provenienza: Karkemish.
Datazione: II millennio a.C.


Fig. 18A2) Scultura post-paleolitica di ibrido artistico.
Il disegno della scultura raffigura un ibrido artistico di vari animali; ha quattro zampe, ma l'elevazione del corpo, la bocca e gli occhi sono umani.
Il colosso è collocato all'esterno o all'ingresso di un luogo sacro con vari templi (Pagoda Shwedagon).
Non sappiamo se la scultura è di pietra o di metallo.
Dimensioni: evidenti dalle persone a fianco.
Collocazione: Birmania.
(da "Viaggio intorno al mondo", Venezia, 1841).

Fig. 18A3) Scultura post-paleolitica di ibrido artistico.
Il disegno della scultura raffigura un ibrido artistico uomo-animale. Ha il volto umano, il corpo del mammifero, le ali dell'uccello.
Il colosso è collocato all'ingresso di un tempio; nella parte opposta sono disegnate tre divinità zooantropomorfe.
Dimensioni: evidenti dalle persone disegnate a fianco.
Collocazione: Birmania.
(da "Viaggio intorno al mondo", Venezia, 1841).


Fig.18Abis3) Figura femminile raffigurata con ali di farfalla.
Rappresenta una fata.
Nelle fiabe le fate erano buone e raramente avevano le ali. La fata con ali di Farfalla è probabilmente un'invenzione della seconda metà dell'Ottocento. La ritroviamo poi in favole, fumetti e cartoni animati del Novecento. Nell'immagine, la giovane donna alata è un giocattolo di plastica alto 23 cm.
Cambia significato, ma le ali sono simili a quelle degli angeli di ogni civiltà passata.





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