Museo delle Origini dell'Uomo

LA TESTA UMANA MISTA A TESTA ANIMALE NELLA SCULTURA DEL PALEOLITICO


la produzione della testa umana mista a testa animale è suddivisa in 5 fasi :
- da 2.500.000 a 750.000 anni (Olduvaiano),
- da 750.000 a 400.000 anni (Acheuleano e Clactoniano antico),
- da 400.000 a 200.000 anni (Acheuleano e Clactoniano medio),
- da 200.000 a 40.000 anni (Acheuleano e Clactoniano recente, e Musteriamo),
- da 40.000 a 12.000 anni (Paleolitico superiore),
La tipologia delle sculture è costituita da raffigurazioni di ibridi di uomo e animale (Fig. 6,1). Non si tratta di bifrontismo, cioè di una testa umana unita a una testa di animale, né di due mezze facce di uomo e animale in una sola testa, ma di un misto di parti di faccia umana e di parti del muso dell'animale in una sola testa (Fig. 6,3). Questi ibridi artistico-religiosi proseguono in scultura nelle epoche post-paleolitiche e nell'etnografia (Fig. 6A10).




Fig. 6,1) Scultura litica zooantropomorfa (disegno). Trovata da MARY LEAKEY. Raffigura la testa di un ibrido artistico uomo-animale, ma potrebbe essere una testa di ominide realizzata con uno stile, cioè con un linguaggio dell'arte, che non riusciamo ancora a definire, per scarsità di reperti. È la scultura più antica che si conosca.
Dimensioni : sono sul disegno, spessore sconosciuto.
Provenienza: Olduvai Gorge (Africa Orientale).
Cultura materiale: Olduvaiano.
Datazione assoluta: 1.700.000 anni.
Reperto studiato da Mary Leakey, Raymond Dart, K.P.Oakley


Fig. 6,2) Scultura litica zooantropomorfa trovata da Isaie Dharvent nel 1902 o in precedenza. È una vecchia fotografia, in cui non si riescono a vedere le parti lavorate sul nodulo di selce. Forse è danneggiata da rotolamento alluvionale. Nell'interpretazione di Dharvent, raffigurava la testa di una scimmia; la nostra interpretazione è diversa: il profilo della testa ha mandibola e fronte umana, mentre la bocca e la parte superiore della faccia sono di animale, quindi è un ibrido artistico uomo-animale.
Dimensioni: forse cm 6 di altezza.
Provenienza: probabilmente Centro-Nord della Francia.
Cultura materiale: probabilmente Clactoniano oppure Acheuleano medio.
In questa fotografia non si vedono le tracce di lavorazione, e neppure il retro; inoltre la bocca è atipica, forse influenzata dalla forma del nodulo di selce, quindi non è possibile stabilire con certezza l'autenticità.


Fig. 6,3) Scultura litica zooantropomorfa trovata da WALTER MATTHES prima del 1969. Raffigura, secondo lo studioso, una "testa grottesca", ed è giusto, ma noi siamo più precisi, in quanto per la nostra tipologia è un ibrido artistico uomo-animale feroce. La mandibola è umana; la proporzione dell'altezza della testa è umana; il muso è dell'animale; la bocca è spalancata.
La scultura è lavorata da ogni parte. La bocca è stata ricavata da una rientranza del nodulo di selce. Le chiazze chiare sono i residui della scorza che copriva il nodulo.
Cultura materiale: Clactoniano oppure Acheuleano recente.


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Fig. 6,4) Scultura litica zooantropomorfa. Raffigura un ibrido artistico uomo-animale, con sguardo rivolto in alto; lungo collo, e nuca appuntita.
Dimensioni: alt. cm 14, spessore cm 2.
Provenienza: Varazze, Savona, Italia.
Cultura materiale: Clactoniano oppure Acheuleano recente.
Collezione Museo delle Origini dell'Uomo.


Fig. 6,6) Scultura zooantropomorfa in osso (disegno). Raffigura un ibrido artistico uomo-animale, in cui la testa e il corpo sono abbastanza simili all'uomo (almeno per il corpo verticale), mentre le orecchie sono dell'animale. È l'unico reperto del Paleolitico che conosciamo di raffigurazione delle orecchie in sculture di osso e di pietra. La raffigurazione delle orecchie è nota soltanto in piccole sculture zoomorfe di argilla cotta del Paleolitico superiore, reperite a Dolni Vestonice in Moravia, e a Vogelherd in Germania.
Dimensioni: piccole dimensioni.
Provenienza: Germania.
Cultura materiale: Paleolitico superiore.



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